Mostra commissionata dal Comune di Agliè a Maestria canavesana per i 70 della Lettera 22. Hanno collaborato l’Associazione Archivio Storico Olivetti e le Fondazioni Adriano Olivetti e Natale Capellaro.
La mostra è stata commissionata dal Comune di Agliè al curatore Marco Peroni per celebrare i 70 anni dall’uscita sul mercato della Olivetti Lettera 22, capolavoro della scrittura meccanica che venne apprezzata in tutto il mondo e celebrata come uno dei prodotti industriali più belli del Novecento. Una macchina che fu anche prodotta nello stabilimento Olivetti di Agliè.
La mostra è stata allestita all’interno della Galleria sabauda, nel Castello Ducale di Agliè, e ha visto la collaborazione di Associazione Archivio Storico Olivetti, Fondazione Adriano Olivetti, Fondazione Natale Capellaro/Laboratorio Museo Tecnologic@mente, Spritz/Olivetti x Tutti. Se il racconto per parole, imagini e prodotti immaginato dal curatore restituisce nel complesso l’originalità dell’esperienza olivettiana – dove le macchine diventano “voci” di una grande storia – è anche vero che esso restituisce al Canavese un giusto protagonismo. Si è spesso indagato il contributo dato dalla Olivetti alla crescita del territorio, molto meno il contributo del Canavese alla nascita di una fabbrica tanto particolare.
La mostra in oggetto si compone di quattro sezioni: una introduttiva, in cui compaiono 3 macchine per scrivere che raccontano i tre successivi slanci che hanno reso possibile il capolavoro Lettera 22; una in cui 6 macchine per scrivere Lettera 22, nei loro colori ufficiali, campeggiano al centro di altrettante isole narrative (ogni isola è dedicata a un tema, di modo che, tutte insieme, esse ci possano accompagnare in un viaggio nella vertigine olivettiana); una che propone un racconto a fumetti del pensiero di Adriano Olivetti, tratto dalla graphic novel Adriano Olivetti. Un secolo troppo presto; una composta da un corredo di 35 stampe pubblicitarie della Lettera 22, le quali hanno fatto la storia della grafica internazionale.